PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI CIVILI E COMMERCIALI.

Progettiamo e installiamo impianti elettrici altamente efficienti in conformità alle norme vigenti, utilizzando prodotti certificati e garantiti.

La progettazione di impianti elettrici è un elemento fondamentale per la sicurezza e l’efficienza di qualsiasi edificio, sia esso residenziale, commerciale o industriale.

Ci occupiamo di scegliere tutti i componenti quali i circuiti di distribuzione dell’elettricità, prese elettriche, interrutori, scatole di derivazione, canalizzazioni e centraline elettrice affinchè tutte le specifiche richieste vengano rispettate. Forniamo un servizio di asistenza post vendita nel caso e su richiesta ci occupiamo della manutenzione periodica di tutto l’impianto.

Normativa e obbligo di progetto di un impianto elettrico

La progettazione di un impianto elettrico civile è regolata dal Decreto Ministeriale 37/2008, una norma che stabilisce l’obbligo di progetto di impianto elettrico in diverse circostanze. Questo decreto è stato introdotto per garantire che tutti gli impianti siano installati, trasformati e ampliati secondo criteri di sicurezza specifici, riducendo così i rischi di incidenti domestici o industriali legati a cortocircuiti o malfunzionamenti.

In particolare, la normativa prevede che il progetto di un impianto elettrico sia obbligatorio per:

  • Utenze condominiali con potenza maggiore di 6 kW.

  • Unità immobiliari residenziali con superficie superiore a 400 mq.

  • Immobili ad uso produttivo o terziario con superficie maggiore di 200 mq.

  • Impianti alimentati a tensione superiore a 1.000 V.

  • Impianti soggetti a normativa specifica, come quelli destinati alla protezione dalle scariche atmosferiche.

Il progetto deve essere redatto da un professionista abilitato, come un ingegnere o un perito industriale, e deve essere conforme a tutte le normative vigenti. In alcuni casi, il progetto può essere firmato anche dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice, purché soddisfi i requisiti previsti dalla legge.

Processo di progettazione di un impianto elettrico

La progettazione di un impianto elettrico è un processo articolato che si sviluppa in diverse fasi:

  1. Analisi delle esigenze: prima di iniziare la progettazione, è fondamentale comprendere le esigenze specifiche dell’edificio. Questo include la valutazione del carico elettrico necessario, la distribuzione dei punti luce e prese, e la considerazione di eventuali sistemi domotici o di sicurezza.

  2. Progettazione preliminare: in questa fase, il progettista sviluppa uno schema elettrico iniziale, che include la disposizione di cavi, interruttori, prese e punti luce. Questo schema è il primo passo verso la creazione del progetto definitivo.

  3. Selezione dei materiali: la scelta dei materiali è cruciale per garantire la sicurezza e la durabilità dell’impianto. È importante optare per componenti di alta qualità, in grado di resistere all’usura e di garantire un’efficienza energetica ottimale.

  4. Progettazione esecutiva: questo è il cuore del processo di progettazione, dove lo schema preliminare viene affinato e dettagliato. Vengono inclusi tutti i particolari tecnici, come la dimensione dei cavi, il tipo di protezione da sovracorrente, e la disposizione finale degli elementi dell’impianto.

Costi di progettazione e realizzazione di un impianto elettrico

I costi associati alla progettazione di impianti elettrici civili possono variare notevolmente in base alla complessità del progetto e alla dimensione dell’edificio. In generale, per una casa privata, il costo di progettazione può oscillare tra i 300 e i 5.000 euro, mentre per un edificio commerciale o industriale i costi possono superare i 50.000 euro.

Oltre alla progettazione, è importante considerare i costi di realizzazione. Ad esempio, per un’abitazione di 100 mq, il costo di un impianto elettrico può variare tra i 4.000 e gli 8.000 euro. Questi intervalli di prezzi dipendono principalmente dalla scelta dei materiali e dalla complessità del progetto.

Quando si parla di messa a norma di un impianto esistente, i costi possono variare tra 2.500 e 4.000 euro. Questi costi dipendono dalla tipologia di impianto (incassato o esterno) e dalle dimensioni dell’edificio.

Infine, è importante considerare anche il costo di un punto luce completo, che può variare dai 25 ai 40 euro per apparecchi standard, ma può salire fino a 50-60 euro per sistemi più sofisticati come quelli dimmerabili.

Professionisti coinvolti nella progettazione di un impianto elettrico

La progettazione di impianti elettrici è un’attività altamente specializzata che richiede l’intervento di professionisti qualificati. Le figure principali coinvolte sono:

  • Ingegneri elettrici: esperti nella progettazione di sistemi complessi destinati a produrre o trasferire energia elettrica.

  • Periti industriali: specializzati nella progettazione di circuiti elettrici a bassa tensione.

  • Architetti e geometri: Possono contribuire alla progettazione, soprattutto in contesti residenziali o commerciali, dove è importante integrare l’impianto elettrico con il design dell’edificio.

  • Responsabili tecnici dell'impresa installatrice: In alcuni casi, possono firmare il progetto, assumendosi la responsabilità della sua realizzazione.

Questi professionisti sono essenziali per garantire che il progetto sia conforme a tutte le normative e che l’impianto sia sicuro e funzionale.

Strumenti e software per la progettazione

Nella moderna progettazione di impianti elettrici, l’utilizzo di software specifici è diventato indispensabile. Questi strumenti permettono di creare schemi elettrici dettagliati, riducono il margine di errore nella progettazione, garantendo che tutti i componenti siano correttamente dimensionati e posizionati.

Accelerano il processo di progettazione, permettendo di realizzare progetti complessi in tempi ridotti. Permettono di simulare il funzionamento dell’impianto prima della realizzazione, identificando eventuali problemi e ottimizzando il progetto.

Quando e perché rinnovare o adeguare un impianto elettrico?

Un impianto elettrico non è eterno: con il tempo può diventare obsoleto o non rispondere più alle normative di sicurezza. In tali casi, è necessario rinnovare o adeguare l’impianto elettrico. Alcuni segnali che indicano la necessità di un rinnovo includono ad esempio cavi e componenti deteriorati, i quali nel tempo possono portare a problemi di sicurezza come cortocircuiti o rischi di incendio. Sistemi di protezione inadeguati, come interruttori differenziali e magnetotermici obsoleti, o ancora un aumento del fabbisogno energetico, qualore l’impianto non fosse in grado di supportare l’aumento del carico elettrico.

Inoltre, un impianto a norma è un requisito fondamentale per la vendita o l’affitto di un immobile, poiché certifica la conformità alle normative vigenti.

Quando è previsto il collaudo di un impianto elettrico?

Il collaudo di un impianto elettrico deve essere eseguito da un organo di controllo indipendente, solitamente entro sei mesi dal controllo finale effettuato dall’elettricista.

Questo processo coinvolge un ispettore elettrico qualificato che verifica la conformità dell’impianto alle normative locali e nazionali, garantendo che sia stato realizzato secondo standard di sicurezza e qualità. In alcuni casi, come negli appalti pubblici o nelle situazioni in cui viene richiesto da una pubblica autorità, il collaudo può essere obbligatorio anche in presenza di una dichiarazione di donformità.

I principali casi sono i seguenti:

  • Installazione di un nuovo impianto: ogni nuova installazione, che si tratti di un impianto elettrico, idraulico o di altro tipo, deve essere collaudata per garantire che sia conforme alle specifiche di progetto e alle normative di sicurezza.

  • Manutenzione straordinaria: in caso di interventi che modificano la struttura o la funzionalità di un impianto esistente, è necessario un nuovo collaudo per verificare che le modifiche siano state eseguite correttamente e che l’impianto continui a rispettare le normative di sicurezza.

  • Modifica o ampliamento di un impianto esistente: quando un impianto viene ampliato o significativamente alterato, è obbligatorio effettuare un collaudo per assicurarsi che l’intero sistema, inclusi i nuovi componenti, funzioni correttamente e in sicurezza.

Chi certifica l'impianto elettrico?

La certificazione di un impianto elettrico, sotto forma di dichiarazione di conformità, viene rilasciata al termine dei lavori dalle imprese installatrici. In alcuni casi, la certificazione può essere rilasciata anche dagli uffici tecnici interni delle imprese non installatrici, purché siano competenti e autorizzati secondo il DM 37/08. Il certificato attesta che l’impianto è stato realizzato secondo le normative tecniche vigenti e che è sicuro per l’uso.

In alcune condizioni, il Certificato di Regolare Esecuzione (CRE) può sostituire il certificato di collaudo. Secondo l’articolo 102, comma 2 del d.lgs. 50/2016, questa sostituzione è possibile in presenza di limiti economici o tipologici dell’appalto. Tuttavia, è importante notare che il CRE può essere utilizzato solo in determinate circostanze e non rappresenta una sostituzione generalizzata del collaudo.

La mancata osservanza dell’obbligo di rilasciare la dichiarazione di conformità può comportare sanzioni amministrative. L’articolo 15 del Decreto Ministeriale 37/08 stabilisce che le sanzioni possono variare da 100 a 1.000 euro, a seconda della complessità e del rischio associato all’impianto. Oltre alle sanzioni pecuniarie, la mancanza della DiCo può comportare gravi conseguenze legali in caso di incidenti legati all’impianto, in quanto il proprietario o il gestore dell’impianto potrebbe essere ritenuto responsabile per eventuali danni.

Collaudo tecnico-funzionale

Il collaudo tecnico-funzionale è un processo di verifica che stabilisce se un impianto soddisfa le normative di legge o le prescrizioni contrattuali. Questo tipo di collaudo si concentra non solo sulla conformità tecnica, ma anche sulla funzionalità dell’impianto, assicurandosi che esso sia in grado di operare secondo le specifiche per cui è stato progettato. Durante il collaudo tecnico-funzionale, vengono effettuate misurazioni e riscontri per accertare che l’impianto sia stato eseguito a regola d’arte.

Collaudo statico e obblighi di progetto

Il collaudo statico, obbligatorio per tutte le opere private e pubbliche, è stato esteso nel 2018 a tutte le strutture portanti, indipendentemente dal materiale utilizzato. La necessità di un progetto a carico di un professionista, invece, è obbligatoria quando la potenza impegnata dell’impianto supera i 6 kW.

Costi e tempistiche del collaudo

Il costo del collaudo può variare in base alla complessità dell’impianto e alla durata delle operazioni di verifica. In media, la certificazione di un impianto elettrico preesistente può costare tra i 150 e i 200 euro. Tuttavia, se sono necessari lavori di adeguamento per conformarsi alle normative, il costo complessivo può salire tra i 200 e i 600 euro.

Il collaudo finale deve essere completato entro sei mesi dall’ultimazione dei lavori, salvo casi di particolare complessità dove il termine può essere esteso fino a un anno.

Se hai bisogno di un progetto o di un collaudo per il tuo impianto elettrico civile, commerciale, industriale non esitare a contattarci. Grazie al nostro supporto, potrai vivere o lavorare in un ambiente sicuro e perfettamente funzionale.

conero sicurezza domotica cancelli automatici
Image
Image
Francesco
Di solito ti rispondo subito
Francesco
Ciao 👋
Come posso esserti di aiuto?
Inizia Chat